Interpretazione

Al fine di definire l’interpretazione in generale, è utile porre in relazione questa attività con la sua parente più stretta, con la quale viene spesso confusa: la traduzione.

Queste due attività sono sicuramente simili in quanto entrambe implicano la comprensione della lingua di partenza e del messaggio che essa veicola, ma differiscono profondamente per quanto riguarda il processo utilizzato per trasferire e rendere il messaggio nella lingua di arrivo.

Nella maggior parte dei casi, la traduzione riguarda testi scritti e pertanto il traduttore ha l’opportunità di rivedere e migliorare la versione prodotta. Diversamente da quello del traduttore invece, il compito dell’interprete è quello di traghettare dei messaggi oralmente, sottostando a limiti temporali e situazionali, con un margine di correzione dell’errore o di miglioramento stilistico estremamente ridotto.

Per quanto attiene ai tipi di interpretazione, la distinzione principale va operata tra l’interpretazione di conferenza e l’interpretazione di trattativa.

L’interpretazione di conferenza si articola in due modalità:

  • simultanea, ovvero, così come suggerisce la parola stessa, una traduzione in tempo reale del discorso pronunciato dall’oratore. Si tratta della modalità più usata in conferenze multilingua in cui i discorsi pronunciati dagli oratori vengono tradotti dall’équipe di interpreti che si trovano in cabine acusticamente isolate poste all’interno della sala conferenze. Indispensabile, per questo tipo di interpretazione, l’uso di attrezzature tecniche dotate di cuffie e microfoni.
  • consecutiva, ovvero, la traduzione che segue a un brano di discorso che può variare in termini di lunghezza da un breve periodo ad un intero discorso. Questa modalità viene di solito impiegata per discorsi singoli per i quali l’interprete prende appunti, che poi utilizzerà per tradurre nella lingua di arrivo il discorso ad intervalli adeguati, concordati con l’oratore, o alla fine del discorso stesso.

L’interpretazione di trattativa, invece, è prevalentemente impiegata in riunioni bilaterali di modeste dimensioni, con un numero ridotto di partecipanti, ad esempio in riunioni d’affari tra due manager, colloqui o interviste one – to – one, visite aziendali.

È una forma di interpretazione consecutiva, dalla quale si distingue soprattutto perché gli intervalli tra discorso e traduzione sono molto ridotti, e per la quale non ci si avvale di attrezzature tecniche; anche per questo risulta molto utile in quelle occasioni, ad esempio,  in cui si ha bisogno di un interprete che accompagni una delegazione in paesi stranieri.